
    1 Novembre. Solennità di Tutti i Santi.
SIAMO NATI PER NON MORIRE MAI PIU'.
			
				 Il cammino dei discepoli di Gesù è sempre stato accompagnato dalla presenza e dalla venerazione dei santi. Nei primi secoli di vita cristiana, 
				durante il periodo delle persecuzioni, i santi sono soprattutto martiri, cioè coloro che hanno testimoniato in modo eroico la fede in Gesù e la 
				bellezza della vita cristiana, anche a costo della propria sicurezza e della propria vita. Ma la santità appartiene a ogni cristiano, è una vocazione
				che qualifica e interpella la vita di ciascuno, poichè ognuno è chiamato, nella sua quotidianità, con gesti semplici, a far trasparire 
				la presenza salvifica di Dio. 
				
				
				La testimonianza dell'importanza della vita di santità, condizione a cui sono chiamati tutti i cristiani, diviene ben presto celebrata anche nella Liturgia. 
				Ci sono testimonianze della celebrazione di una festa liturgica in onore di tutti i Santi nel IV secolo in Oriente. Successivamente la festa si è diffusa 
				anche in Occidente, seppure con date diverse. A Roma, ad esempio, la festa veniva celebrata inizialmente in 13 maggio e solo a partire dal IX secolo 
				sarà celebrata il 1 novembre. 
				
				
				La celebrazione della solennità di Tutti i Santi cade, dunque, in prossimità della fine dell'anno liturgico, quando cioè la Liturgia pone all'attenzione 
				dei fedeli proprio i temi relativi agli "ultimi tempi". E sono proprio i santi che, con il loro esempio di vita, ci indicano che il tempo della fine, 
				in realtà, è costituito da un futuro di resurrezione e di vita eterna.
				
				
				Ma chi sono esattamente i Santi? Evidenziava papa Francesco che "I santi non sono modellini perfetti, ma persone attraversate da Dio. Possiamo paragonarli 
				alle vetrate delle chiese, che fanno entrare la luce in diverse tonalità di colore. I santi sono nostri fratelli e sorelle “della porta accanto”, 
				che magari abbiamo incontrato e conosciuto, che hanno accolto la luce di Dio nel loro cuore e l’hanno trasmessa al mondo, ciascuno secondo la propria “tonalità”.
				
				Il cammino dei discepoli di Gesù è sempre stato accompagnato dalla presenza e dalla venerazione dei santi. Nei primi secoli di vita cristiana, 
				durante il periodo delle persecuzioni, i santi sono soprattutto martiri, cioè coloro che hanno testimoniato in modo eroico la fede in Gesù e la 
				bellezza della vita cristiana, anche a costo della propria sicurezza e della propria vita. Ma la santità appartiene a ogni cristiano, è una vocazione
				che qualifica e interpella la vita di ciascuno, poichè ognuno è chiamato, nella sua quotidianità, con gesti semplici, a far trasparire 
				la presenza salvifica di Dio. 
				
				
				La testimonianza dell'importanza della vita di santità, condizione a cui sono chiamati tutti i cristiani, diviene ben presto celebrata anche nella Liturgia. 
				Ci sono testimonianze della celebrazione di una festa liturgica in onore di tutti i Santi nel IV secolo in Oriente. Successivamente la festa si è diffusa 
				anche in Occidente, seppure con date diverse. A Roma, ad esempio, la festa veniva celebrata inizialmente in 13 maggio e solo a partire dal IX secolo 
				sarà celebrata il 1 novembre. 
				
				
				La celebrazione della solennità di Tutti i Santi cade, dunque, in prossimità della fine dell'anno liturgico, quando cioè la Liturgia pone all'attenzione 
				dei fedeli proprio i temi relativi agli "ultimi tempi". E sono proprio i santi che, con il loro esempio di vita, ci indicano che il tempo della fine, 
				in realtà, è costituito da un futuro di resurrezione e di vita eterna.
				
				
				Ma chi sono esattamente i Santi? Evidenziava papa Francesco che "I santi non sono modellini perfetti, ma persone attraversate da Dio. Possiamo paragonarli 
				alle vetrate delle chiese, che fanno entrare la luce in diverse tonalità di colore. I santi sono nostri fratelli e sorelle “della porta accanto”, 
				che magari abbiamo incontrato e conosciuto, che hanno accolto la luce di Dio nel loro cuore e l’hanno trasmessa al mondo, ciascuno secondo la propria “tonalità”.
				
"La solennità di Tutti i Santi, allora, "è una festa di famiglia, di tante persone semplici e nascoste che in realtà aiutano Dio a mandare avanti il mondo".
				
				
				"Con la solennità di Tutti i Santi intravediamo, quindi, il nostro futuro e festeggiamo quello per cui siamo nati: siamo nati per non morire mai più".
				
						
				 Nella giornata di sabato 1 Novembre in Parrocchia celebriamo la Santa Messa nella solennità di Tutti i Santi (festa di precetto)
				alle ore 10.00, alle ore 11.30 e alle ore 18.00.