Parrocchia
Santa Maria Domenica Mazzarello - Roma
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   10 marzo 2019 - Prima domenica di Quaresima.
La luce della fede (Lumen Fidei).

Dante, nella Divina Commedia, descrive la fede come una «favilla, / che si dilata in fiamma poi vivace / e come stella in cielo in me scintilla» (Paradiso XXIV, 145-147). La Liturgia di questa prima tappa del nostro cammino quaresimale ci parla proprio di questa luce della fede che ha la sua origine in Cristo risorto ed è in grado di illuminare tutta l’esistenza umana mostrando l’orizzonte della Vita senza fine.

La prima lettura, con un brano tratto dal Libro del Deuteronomio, ci presenta un’antica professione di fede che Israele pronunciava ogni anno durante l’offerta delle primizie del raccolto. E’ un testo affascinante, poiché esprime la fede di un popolo che, durante il suo cammino e nonostante le numerose difficoltà e i momenti di crisi, non è mai stato abbandonato da Dio ed anzi, al contrario, ha fatto esperienza della sua vicinanza, del suo amore, della sua provvidenza e della sua liberazione. La fede in Dio ha riscaldato i cuori e illuminato il futuro del popolo.

Anche il testo della seconda lettura, tratto dalla lettera ai Romani, è una magnifica professione di fede che san Paolo trasmette a tutti i discepoli cristiani: chi riconosce, proclama e testimonia con la propria vita che Gesù Cristo è risorto dai morti è raggiunto dalla salvezza di Dio. Anche in questo caso la fede in Cristo è luce che orienta il nostro cammino nel tempo, che illumina gli orizzonti davanti ai nostri occhi, che brilla all’interno dell’esperienza umana e genera una visione luminosa dell’esistenza.

Il brano del Vangelo, proponendoci l’episodio delle tentazioni che ogni anno viene tradizionalmente proclamato nella prima domenica di Quaresima, completa la nostra riflessione sulla fede. Presentando Gesù come l’uomo che ha attraversato la tentazione vincendola, l’evangelista Luca indica al discepolo cristiano di ogni tempo un modello da seguire e mostra anche che davanti alla scelta radicale e profonda tra il bene e il male, presente anche oggi per ciascuno di noi, è in gioco la nostra fede, che ci chiede ogni volta di scegliere da che parte stare: se stiamo, cioè, dalla parte di Dio – e allora siamo chiamati con la nostra vita a imitare Cristo, rinunciando al male per portare nel mondo la sua salvezza – oppure no.

In fondo su questa scelta, radicale, decisiva, sempre attuale, profondamente umana, si pone il valore del nostro Battesimo e il senso del cammino quaresimale di conversione.

Santa Quaresima a tutti! Il Signore Gesù che ci accompagna in questo tempo di discernimento e preghiera verso un orizzonte di resurrezione, per intercessione della Beata Vergine Maria, ci sostenga e ci benedica.

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