Immersi nella forza della Vita divina.
Il ciclo delle solennità natalizie ci presenta ogni anno in rapida successione temporale tre suggestive immagini: quella della nascita di Gesù nella notte di Betlemme, quella della stella che guida i Magi ad adorare il Bambino e, infine, con la festa odierna che chiude il Tempo liturgico di Natale, quella del Battesimo di Gesù al Giordano. Ricordava l’allora cardinale Ratzinger che queste immagini caratteristiche del Tempo di Natale sono «tutti segni che Dio ha posto nella storia e tramite i quali dice: “Sì, sono qui. Vi conosco. Vi amo. C’è una strada che da me viene a voi. E c’è una strada che da voi viene a me» (omelia per la festa del battesimo di Gesù del 1990).
Così, attraverso la liturgia, nelle solennità del Natale e dell’Epifania siamo chiamati principalmente a contemplare Dio che ha assunto la nostra natura umana affinché noi lo potessimo toccare, vedere e comprendere, mentre la festa del Battesimo di Gesù ci rimanda in modo più diretto e vicino alla quotidianità della nostra vita personale e di fede: essere battezzati significa essere immersi nell’amore e nella Vita divina di Dio (come esprime il gesto dell’immersione nell’acqua che si esegue nel rito del Battesimo), amore e Vita divina che ciascun credente è chiamato a far entrare nella storia e nel mondo.
E’ proprio questo il percorso che la liturgia di oggi traccia per accompagnarci verso la comprensione piena del significato del Battesimo cristiano. Presentandoci prima di tutto, nella prima lettura, gran parte del primo dei quattro componimenti attraverso cui il profeta Isaia annuncia la persona e la missione redentrice di Gesù. Egli, proclama Isaia, sarà pieno dello Spirito di Dio, agirà con giustizia e misericordia e porterà ai suoi discepoli la liberazione dalla schiavitù più grande: quella del peccato e della morte.
La profezia di Isaia trova il suo compimento proprio nell’evento del battesimo al Giordano, avvenimento che costituisce l’inizio della missione di Gesù, il cui culmine è posto nella sua Pasqua di resurrezione e la cui forza di Vita eterna si estende su tutti i suoi discepoli.
La continuazione della missione redentrice di Gesù, per mandato dello stesso Cristo Risorto, è affidata proprio in forza del sacramento del Battesimo ad ogni discepolo cristiano. San Giovanni Crisostomo, parlando proprio del battesimo, scrive: «L’immersione e l’emersione sono immagine della discesa agli inferi e della risurrezione».
E’ in questa forza della vita Divina che si viene immersi quando con il dono del Battesimo si diventa cristiani. E’ questa forza della vita Divina che siamo chiamati, in forza del Battesimo, a portare nel mondo.
Santa domenica a tutti voi! Dio Onnipotente e Misericordioso sostenga il nostro cammino, protegga nostri cari e ci benedica.