Parrocchia
Santa Maria Domenica Mazzarello - Roma
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   Diffusa in tutto il mondo, dal 1986 è divenuta ormai una sentita tradizione natalizia in Europa (Italia compresa) e nelle Americhe.
La Luce della Pace di Betlemme nella nostra Parrocchia.

Nella Chiesa della Natività a Betlemme vi è una lampada ad olio che arde ininterrottamente dal 1347 sul punto in cui la tradizione indica la nascita di Gesù. La fiamma viene alimentata dall’olio donato a turno da tutte le Nazioni cristiane della Terra e la luce prodotta è segno della presenza di Dio che ci accompagna durante il nostro cammino in molti modi come Luce delle genti. A partire dal 1986, durante il mese di Dicembre di ogni anno, da quella fiamma custodita nella Basilica della Natività viene attinta una luce che poi nel corso dei giorni di Natale viene trasmessa da alcuni volontari in tutto il pianeta come simbolo di pace e fratellanza fra i popoli.

Questa tradizione nasce dall’iniziativa natalizia di beneficenza denominata “Lichts in Dunkel” – Luce nel buio – realizzata dall’emittente televisiva austriaca ORF per raccogliere offerte destinate ad aiutare bambini invalidi, bisognosi o profughi. Nell’ambito di questa iniziativa, dal 1986 un ragazzo austriaco si reca a Betlemme pochi giorni prima di Natale per attingere la fiamma dalla lampada custodita nella Basilica della Natività e portarla in patria, da dove poi nei giorni seguenti viene trasmessa ovunque nel mondo. Attraverso una lunghissima catena che passa di persona in persona, la “Luce di Betlemme” raggiunge parrocchie e comunità di oltre 30 nazioni fra Europa, Stati Uniti, Canada e Sudamerica (nel 2001 è arrivata anche a Ground Zero a New York). In Italia la prima distribuzione a livello nazionale della Luce di Betlemme avviene nel 1996 e in quell’anno raggiunge oltre 100.000 persone.

La volontà degli organizzatori di questo evento, giunto quest’anno in Italia alla sua venticinquesima edizione, è che la Luce della Pace possa raggiungere più gente possibile: se la pace è patrimonio di tutti, essa deve arrivare a tutti. In particolare, si vorrebbe far arrivare la Luce della Pace soprattutto nei luoghi di sofferenza, a chi si sente emarginato, a coloro che non vedono speranza e futuro nella vita. «La semplice fiamma che passa di candela in candela, di mano in mano – scrivono sul sito web dell’iniziativa – è un piccolo segno che però ha un significato profondo: che la pace sia luce per la nostra vita! La fiamma accesa nella Chiesa della Natività di Betlemme ci ricorda che Cristo è la pace, e che ognuno di noi, con piccoli gesti, può contribuire a costruire un mondo di pace».

La Luce proveniente da Betlemme è la luce della pace, un semplice segno che unisce attorno al mistero del Natale migliaia di persone – dicono gli scout italiani che, promuovendo l’iniziativa nel nostro Paese, si occupano di ricevere la Luce e, attraverso alcune staffette costituite presso le principali stazioni ferroviarie italiane, di consegnarla ai tanti volontari che si rendono così tedofori della pace trasmettendola a loro volta ovunque. La Luce di Betlemme è «la luce che brilla in modo differente penetrando nella profondità dei cuori, infondendo calore e dissipando le tenebre, è un simbolo di fraternità che rappresenta il mistero di Dio che si fa uomo. È l’annuncio del suo amore che illumina la vita di ognuno».

“Facciamoci Luce per curare la Terra”” è il motto scelto quest’anno per accompagnare la Luce della Pace nel suo cammino lungo tutta l’Italia. E’ la consegna ideale che le staffette scout della Luce di Betlemme consegneranno a quanti si recheranno nei punti di distribuzione della fiamma per portare la Luce nelle comunità e nelle case sparse in tutta Italia. Una semplice e silenziosa luce che è segno di Cristo, Luce che illumina ogni uomo e ogni donna di ragionevolezza, di pace e di Vita eterna.

Partendo proprio da questi significati così profondi quest’anno abbiamo deciso anche noi di custodire la luce che proviene da Betlemme. Andremo a prendere la Luce della Pace di Betlemme sabato 18 dicembre presso la Stazione Tiburtina, ricevendola dalla staffetta che poi partirà alla volta di Firenze. Nel corso della mattinata la porteremo in Parrocchia, da dove potrà essere presa da chiunque vorrà e potrà custodirla in modo sicuro presso le proprie abitazioni e i propri ambienti di vita quotidiana. La notte di Natale, durante la celebrazione della Messa nella Notte Santa, attingeremo dalla luce di Betlemme la fiamma con cui illumineremo il nostro altare e i ceri che saranno posti affianco al Bambinello. Per rivivere insieme nel nostro Natale, con un piccolo grande segno, quella notte che vide, a Betlemme, la nascita di Gesù, evento che ha cambiato le nostre vite e la storia del mondo.

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21.01.2024