Parrocchia
Santa Maria Domenica Mazzarello - Roma
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   Presentato a Roma martedì scorso il terzo Rapporto Caritas dal titolo “La povertà a Roma: un punto di vista”.
Gli «equilibristi della povertà».

Pagare l’affitto o le utenze o il cibo da portare a tavola. È la scelta davanti alla quale si ritrovano ogni giorno gli “equilibristi della povertà”, nuova categoria di poveri in crescita a Roma. Persone che percepiscono un reddito sufficiente per pagare un affitto o anche un mutuo a discapito della spesa o delle bollette. È la novità principale del terzo Rapporto redatto dalla Caritas di Roma dal titolo “La povertà a Roma: un punto di vista”, realizzato sulla base dei dati raccolti dai 157 centri d’ascolto parrocchiali, dai tre diocesani e dalle 52 opere-segno sparse su tutto il territorio.

Il rapporto si apre proponendo gli scenari sulla povertà in Italia, per poi presentare una analisi incentrata su alcuni scenari sulla povertà a Roma.

Per quanto riguarda lo scenario nazionale viene evidenziata una leggera flessione per quanto riguarda il numero di persone a rischio povertà rispetto all’anno precedente (dal 30 per cento a 28,9 per cento). Tuttavia si deve considerare che dal 2010 a oggi le persone a rischio povertà nel nostro paese sono comunque aumentate di 4 punti percentuali. Ad allarmare di più è il Sud Italia, con una bassa intensità lavorativa pari al 20 per cento. Inoltre dal 2007, in dieci anni, le famiglie in povertà assoluta sono raddoppiate raggiungendo il numero di 1 milione e 822 mila famiglie (più di 5 milioni di persone). Sono invece più di tre milioni le famiglie in povertà relativa, ovvero quasi 9 milioni di persone.

L’istruzione in Italia presenta un ritardo storico, con 3 milioni e 500 mila studenti che hanno abbandonato la scuola superiore dal 2013 ad oggi, una dispersione educativa che impatta in maniera negativa anche sulle capacità linguistiche ed espressive della popolazione e purtroppo sembra anche incidere sugli episodi di conflittualità sempre più frequenti all’interno della società.

Per quanto riguarda la situazione di Roma, diminuiscono i cittadini romani e invecchiano. Dal 2008 al 2018, ci sono state un quarto di nascite in meno e le madri affrontano “difficoltà mediamente maggiori tanto a livello generale che per quanto riguarda l’ambito dell’offerta di servizi specifici di sostegno alla maternità e all’infanzia”.

Relativamente ai dati sui redditi emerge che circa il 40 per cento della popolazione romana ha un reddito fino a 15 mila euro, un altro 40 per cento tra 15 mila e 35 mila mentre solo il 17,5 per cento ha redditi imponibili tra 35 mila e 100 mila euro. Si è, insomma, assottigliata la fascia media, e nascono così gli equilibristi della povertà, per i quali non è infrequente mettere in conto la mensa Caritas come una voce del bilancio familiare. Tra questi ultimi e tutte le persone che si sono rivolte ai servizi della Caritas di Roma, nel corso del 2018 sono state assistite 19.969 persone, di cui 13.780 alla Caritas diocesana e 6.189 ai centri Caritas parrocchiali.

E' possibile consultare qui la versione integrale del Rapporto Caritas e qui le infografiche di presentazione.

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