Parrocchia
Santa Maria Domenica Mazzarello - Roma
Seguici su:
   È il dono di Papa Francesco alla Custodia di Terra Santa.
A Gerusalemme e Betlemme un frammento della reliquia della Sacra Culla di Gesù Bambino.

E’ arrivato oggi a Gerusalemme, dono di Papa Francesco alla Custodia di Terra Santa, un frammento delle assi in legno che secondo la tradizione componevano la Culla di Gesù Bambino. Le assi della Culla sono conservate nella cripta sotto l’altare della Confessione della Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma e sono custodite in un reliquiario in cristallo a forma di culla sorretto da quattro putti dorati e chiuso da un coperchio riproducente un giaciglio di paglia sul quale è adagiato il piccolo Gesù. Dai cristalli del reliquiario si intravedono alcune assicelle in legno di acero rosso, tipico della zona di Betlemme, risalenti a circa 2000 anni fa.

Le assicelle giunsero a Roma nella prima metà del VII secolo. Nel 635 d.C. i Saraceni assediarono Gerusalemme e il Patriarca Sofronio, preoccupato che le reliquie della Natività potessero andare distrutte, chiese aiuto a Papa Teodoro che le fece arrivare in salvo a Roma, dove ancora oggi sono custodite nella Basilica di Santa Maria Maggiore che, proprio a partire dal VII secolo, fu denominata Santa Maria ad presepem, parola quest’ultima che in latino significa appunto greppia, mangiatoia.

Da Roma, dunque, un frammento della Reliquia della Natività torna in Terra Santa. A Gerusalemme oggi ci sono state diverse celebrazioni per vivere questo evento. Domani, sabato 30 novembre, invece, in mattinata la Reliquia sarà trasferita a Betlemme dove, in concomitanza con l’inizio delle celebrazioni del tempo di Avvento, sarà custodita nella chiesa francescana di Santa Caterina, adiacente alla basilica della Natività, «affinché i fedeli e i pellegrini - ha spiegato la Custodia di Terra Santa - possano venerare la culla che accolse gli inizi della nostra Redenzione».

ULTIMI AGGIORNAMENTI
Disponibile la nostra lettera parrocchiale settimanale in formato PDF da leggere su pc, smartphone e tablet.

Visualizza l'edizione del
21.01.2024